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Il punto sul Salone Nautico di Genova: intervista con Gennaro Giliberti di Torqeedo

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Si è chiuso il sipario sul 63° Salone Nautico Internazionale di Genova che anche quest’anno ha fatto registrare un ottimo successo. E a dirlo sono i dati:

  • Hanno partecipato quasi 120 mila persone, in veste di visitatori
  • Oltre 1000 imbarcazioni
  • 1043 brand esposti
  • Sono state effettuate quasi 3200 prove in mare

E mentre si pensa già all’evento del prossimo anno, è giusto soffermarci su quanto è successo in quest’ultima edizione, in particolare sul fronte Torqeedo. A parlare dell’evento è stato Gennaro Giliberti, Business Unit Manager Torqeedo per l’Italia.


Un interesse sempre più importante verso l’elettrico

Lo stand Torqeedo al Salone Nautico di Genova

Il Salone Nautico di Genova è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di nautica, rinnovando il profondo legame tra Genova e il mare. E questa unione è perfettamente rappresentata dalle proposte di Torqeedo, come spiega Giliberti:

“Per Torqeedo il Salone di Genova è una vetrina molto importante, ci consente di entrare in contatto con i diportisti e le realtà produttive presenti in Italia. L’interesse per l’elettromobilità è sempre più alto e quindi anche verso Torqeedo”. 

A cambiare è stato lo stesso approccio dei visitatori verso le proposte del mercato elettrico per il settore nautico. I consumatori hanno una consapevolezza maggiore e sono interessati non solo ai motori Travel, ma anche a soluzioni più recenti e ai nuovi progetti, totalmente elettrici.


Cosa spinge verso l’adozione della mobilità a emissioni zero

Torqeedo al Salone Nautico di Genova 2023

La rivoluzione elettrica è qualcosa che sta accadendo ora, ed è sicuramente un movimento molto chiaro su tanti settori, ma in particolare per quello nautico. Lo dimostra il costante sviluppo, la crescita delle vendite e l’interesse dei consumatori.

Gli stessi consumatori sono affascinati sicuramente dalla tecnologia dell’elettrico, ma anche dai vantaggi che offre. Pensiamo per esempio alla riduzione della manutenzione, all’alta affidabilità, al buon livello di comfort che si esprime soprattutto attraverso una navigazione silenziosa, in particolare per le imbarcazioni più piccole dove ci si trova molto più vicini al motore.

 “Sui motori grandi abbiamo un interesse soprattutto istituzionale, cioè le imbarcazioni che sono dedicate al servizio pubblico”, ha spiegato Giliberti, “Però sempre più persone puntano su un turismo sostenibile e anche molti diportisti si vogliono avvicinare a un’idea di turismo sostenibile o comunque utilizzare le imbarcazioni in modo più pulito. I tempi sono maturi per dire che la tecnologia è pronta e il motore elettrico è molto sicuro”.

Ciò che però manca ancora, come sottolinea lo stesso Giliberti, è un aiuto a livello legislativo, con l’introduzione di norme più severe in termini di emissioni. Nello specifico, per esempio sui fuoribordo che sono il parco circolante più alto. 


Verso la diffusione dell’elettrico in modalità ibrida

Nel futuro più immediato potrebbe giocare un ruolo chiave il grado di consapevolezza dei diportisti, i quali hanno compreso che è arrivato il momento di cambiare qualcosa per avere un prodotto che impatti meno sull’ambiente. 

Indubbiamente, se consideriamo il lavoro delle grandi aziende, potrebbe verificarsi l’affermazione dell’elettrico abbinato a soluzioni ibride green, quindi con celle a combustibile a idrogeno o altre soluzioni simili. Anche i grandi cantieri stanno approcciando questo tipo di soluzione, con impianti ibridi applicati su diverse barche grandi, dai 50-60 piedi in su. L’approccio è quindi alimentato dalla maggiore sensibilità e dal discorso della salvaguardia dell’ambiente marino. Ma il diesel sembra resistere:

“Sicuramente il motore diesel per le grandi potenze non sparirà”, ha commentato Giliberti, “Ma magari otterrà il supporto del motore elettrico in soluzioni dedicate che permetteranno di navigare per un periodo di tempo a bassa velocità in elettrico e poi navigare in alto mare con i motori a combustione”.


Le soluzioni Torqeedo più popolari al Salone di Genova

Il Travel di Torqeedo, ancora una volta, la fa da padrone al Salone di Genova in quanto motore più accessibile e di facile utilizzo in plug and play. È possibile, infatti, smontare un motore a combustione e applicare un motore elettrico su una piccola imbarcazione in modo semplice da gestire. Ma non è tutto! 

Aumenta l’interesse nella gamma Cruise e nelle unità Pod per il mercato della vela, dove in molti cercano di sostituire il proprio motore a combustione con un’alternativa elettrica.


Alla ricerca di nuove tecnologie per le batterie

In linea generale, la domanda di mercato sta prendendo fiducia verso soluzioni tecnologiche innovative che sono sempre più sofisticate.

“Torqeedo offre soluzioni derivate dall’automotive, che attualmente è il campo in cui la tecnologia e la mobilità elettrica sono più sofisticate. Quindi sicuramente il punto di forza dell’azienda è questo ma c’è ancora molto da fare. Il vero salto di qualità si farà con le batterie”. 

Ad oggi, infatti, si fa affidamento alle batterie al litio, ma in futuro si potrà puntare su nuove tecnologie di batterie, quando saranno disponibili a prezzi accessibili sul mercato. In questo modo, potendo fornire più energia con pesi ridotti, sarà più semplice far accettare il cambiamento anche su imbarcazioni più grandi.


I prossimi progetti di casa Torqeedo

Uno sguardo alle proposte Torqeedo presentate a Genova

Sfruttando gli scambi tra fornitori e le interazioni con i consumatori, Torqeedo si è già messa al lavoro per coprire nuove aree del settore. 

“Presto presenteremo un progetto che permette all’elettrico di non essere più visto solo come strumento propulsivo. Stiamo parlando con grandi cantieri per fornire supporto e sostituzione ai generatori. Ad oggi, infatti, un generatore inquina molto più del motore perché è acceso 24h e quindi le nostre soluzioni vogliono sopperire le forniture elettriche in modo da permettere agli armatori di fare il pieno di energia prodotta in una centrale elettrica che sicuramente ha rendimenti molto più alti. Si eviterà così l’accensione dei generatori e quindi si potrà disporre di elettricità più pulita quando si è in mare”, ha rivelato Giliberti.
Ma i grandi progetti Torqeedo non sono finiti: l’azienda sta lavorando per espandere ulteriormente la rete di service. Quest’anno, infatti, si terrà il primo corso per le officine in italiano, per offrire una rete di service molto più capillare e diffusa sul territorio. I clienti Torqeedo potranno quindi avere sempre maggior assistenza in diverse regioni italiane.


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