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Dall’inquinamento alla sostenibilità: come Torqeedo usa la plastica degli oceani

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L’inquinamento degli oceani è un problema più che mai attuale. È sufficiente pensare che quasi 14 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei corsi d’acqua del mondo per poi completare il loro viaggio proprio negli oceani. Come è facile immaginare, tale quantità di plastica non solo viene ritrovata tra la fauna selvatica, ma va anche a decomporsi in microplastiche che diventano complicate da rimuovere. E il risultato finale è uno: aumenta il livello di inquinamento dell’ambiente naturale che ci circonda. 

Partendo da questo quadro così allarmante, ci preme sottolineare una delle più interessanti proposte lanciate sul mercato da Torqeedo. Il noto produttore leader mondiale di motori elettrici e ibridi ha deciso di scendere in campo per una doppia missione. Da un lato si è posto l’obiettivo di lavorare per garantire corsi d’acqua più puliti; dall’altro di rendere più sostenibile l’industria marina. Come? Partendo proprio da questa plastica riciclata per costruire soluzioni da usare durante la sua produzione.


Più materiali alternativi per ridurre l’impatto ambientale

“Sebbene l’integrazione della plastica oceanica nei nostri prodotti sia solo uno dei tanti passaggi per costruire un’industria marina più sostenibile, è anche un’attività più significativa del semplice smaltimento delle bottiglie di plastica”, ha commentato Fabian Bez, CEO di Torqeedo GmbH.

Ciò che possiamo trovare davanti a noi è un progetto originale, ma soprattutto importante per la tutela dell’ambiente. Le prime cose che si notano sono 3:

  • La plastica riciclata è usata per integrare le iconiche eliche arancioni del brand
  • I prototipi 100% riciclati sono di alta qualità e hanno ottenuto buone risposte in fase di test
  • Il progetto di Torqeedo vuole dimostrare che è possibile usare la plastica per produrre parti e articoli in plastica ad alto contenuto riciclato
Esaminando i prototipi nel laboratorio di ricerca: Alex Oswald e Florian Deger 

Il nuovo team di Advanced Engineering di casa Torqeedo si occupa, tra le tante attività, di trovare ed esplorare materiali alternativi per ridurre l’impatto ambientale del settore nautica da diporto e commerciale. Al momento infatti il team sta lavorando sui test di pellet di plastica PET e PP riciclati provenienti dall’oceano. Secondo le ricerche fatte possono ridurre l’impatto di CO2 di oltre l’80% e riescono a garantire un’ottima qualità grazie a processi rigorosi e attrezzature di riciclo avanzate.

“Abbiamo realizzato i nostri prototipi di eliche con plastica oceanica riciclata al 100%, e siamo felici di annunciare che hanno superato tutti i parametri di riferimento nel primo ciclo di test ambientali e di stress”, ha commentato Florian Deger, che guida il progetto dell’Advanced Engineering Team di Torqeedo.


Da spazzatura inquinante a tesoro prezioso per la produzione

Il progetto Torqeedo si basa sull’economia circolare della plastica per ottenere un materiale importante da usare per la produzione. La fase di riciclo è quindi fattibile e apre la strada a un tipo di produzione di alta qualità, senza riscontrare perdita di prestazioni o resistenza del prodotto. 

“È bello stringere tra le mani uno dei prototipi e sapere che stiamo tenendo le bottiglie di plastica e l’inquinamento lontano dalle acque che tutti amiamo esplorare sulle nostre barche”, ha concluso lo stesso Deger parlando del progetto dell’azienda.

Il ruolo del nuovo team di ingegneri sembra avere un futuro centrale non solo nella fase di ricerca ma anche nell’adozione di materiali che possono diventare fondamentali nelle produzioni con basso impatto ambientale e climatico.


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